Come gestire le scorte stagionali nella propria azienda

Per disporre di una logistica aziendale efficiente, occorre che le scorte stagionali siano gestite correttamente, al fine di garantire l’evasione degli ordini tutto l’anno, soprattutto nell’alta stagione.

L’avvento dell’e-commerce ha favorito la stagionalità dei prodotti e per questo motivo, l’automazione di un inventario oggi si rivela di estrema importanza per contrastare i picchi della domanda e adeguarsi a diversi cambi stagionali.

In questo articolo, scopriamo cosa sono e come devono essere gestite le scorte stagionali in un’azienda.

Scorte stagionali: cosa sono?

Sono quelle scorte la cui rotazione aumenta in determinati periodi dell’anno e vengono commercializzate con velocità maggiori rispetto agli altri periodi.

Si tratta quindi di una domanda stagionale, per la quale un magazzino industriale deve essere capace di adeguarsi e incrementare o diminuire la quantità di determinati prodotti.

Per poter gestire correttamente le scorte stagionali, occorre tenere conto di due fattori:

  1. La durata della stagionalità e quindi intercettare i periodi di alta o bassa richiesta di determinati prodotti.
  2. Il lead time di approvvigionamento, ovvero pianificare una strategia di fornitura di determinate merci analizzando periodicamente la domanda di ogni articolo.

Grazie a questi due parametri, è possibile sviluppare delle strategie volte a massimizzare le performance logistiche di magazzino, ubicando determinati prodotti con maggiore fatturato, in modo più accessibile per gli operatori.

Come monitorare le scorte stagionali

Per ottenere una corretta gestione delle scorte stagionali, occorre monitorare alcune KPI per conoscere lo stato di ciascuna referenza.

Ecco le principali:

  • Rotazione dell’inventario: quante volte lo stock viene rinnovato in un determinato periodo? Se la rotazione è elevata, significa che che ci sono più entrate che uscite di prodotti, mentre se la rotazione è bassa può significare che l’azienda abbia troppe referenze nel magazzino. 
  • Indice di rottura dello stock: è la formula che identifica la percentuale di ordini non completati, rispetto a quelli ricevuti. L’obiettivo aziendale è quello di ridurre al minimo questo tasso.
  • Giornate di inventario: viene precisato quanti giorni un articolo rimane invenduto all’interno del magazzino. Con questo dato, l’azienda può pianificare meglio le proprie attività di approvvigionamento, identificando i costi eccessivi.
  • Tasso di ordini in sospeso: indica il numero di ordini non completati al momento della richiesta da parte dei clienti. A seconda della stagione, il ritmo perla loro preparazione può aumentare ed è quindi opportuno controllare gli ordini in sospeso al fine di evitare la rottura di stock.

Strategie per il controllo delle scorte stagionali

Esistono tuttavia alcune strategie per controllare in maniera efficace lo stock stagionale.

Ad esempio, è buona norma implementare strategie per prevedere la domanda dei prodotti, semplifica la gestione delle scorte.

Adattare il magazzino e renderlo più flessibile, permette di avere costantemente il giusto stock per fronteggiare i picchi stagionali, adattando le esigenze quando la domanda di prodotti diminuisce.

Uno dei metodi più diffusi è quello del just-in-time: il magazzino deve ricevere materie prime o prodotti solo quando vengono effettuati gli ordini. 

Questo significa che l’azienda dispone dell’esatto numero di referenze nel momento della richiesta di un ordine.

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